Un lungo e commosso applauso alla bara di Melissa Bassi

Un lungo e commosso applauso ha accolto sul sagrato della chiesa madre di Mesagne l’arrivo della bara bianca con i resti di Melissa Bassi. Dietro il feretro è entrato in chiesa anche il padre della ragazzina uccisa sabato scorso nell’attentato di Brindisi.

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Massimo Bassi stringeva al petto una foto della moglie Rita che è ancora ricoverata in ospedale in stato di choc e non potrà partecipare ai funerali della figlia. Tra la folla in attesa nella piazza antistante la chiesa spiccano le compagne di scuola di Melissa che indossano magliette bianche in memoria della loro amica uccisa. Sulle pareti dei palazzi circostanti continuano ad essere affissi messaggi di cordoglio anche qualche foto che ritrae alcune delle compagne di Melissa scampate miracolosamente all’attentato.

 il funerale inizierà alle 16.30 nella chiesa principale del paese dedicata a tutti i santi. Palloncini e fiori bianchi nella piccola piazza dinanzi alla chiesa Madre e striscioni alle finestre con messaggi di dolore di rabbia e di ricordi. Così Mesagne si è preparata al funerale. Già una piccola folla si è radunata nella piazza Quattro Novembre.

Tra questi anche il messaggio del fidanzato della ragazzina uccisa, Mario: ‘Ciao Melissa, rimarrai per sempre nel mio cuorè. Ma ci sono anche i manifesti dei genitori delle altre ragazzine rimaste ferite nell’esplosione tra questi quello della famiglia Capodieci, i genitori di Veronica che ancora lotta in gravi condizioni nell’ospedale di Lecce.

COSENZA, FUNERALI PER I CINQUE GIOVANI.

 LUTTO IN TUTTO IL PAESE –

 Una pioggia fitta, come se anche il cielo si fosse messo a piangere, ha accompagnato l’uscita dall’Abbazia florense di San Giovanni in Fiore delle salme al termine dei funerali dei cinque giovani morti in un incidente stradale la notte di Natale

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 La bara bianca di Emanuela Palmeri, di appena 15 anni, la più piccola del gruppo, e le quattro dei suoi amici, i fratelli Robert e Frank Laurenzano, di 20 e 22 anni, Domenico Noce (20), Samuel Crivaro (21), coperte di fiori, sono state allineate davanti all’altare. Sopra i poster con i volti dei giovani.

Accanto al feretro di Robert anche il casco da motociclista che usava per le gare di motocross, di cui era appassionato. Lo strazio dei familiari si è concretizzato con le mamme dei ragazzi accasciate a terra, abbracciate a quelle bare bagnate dalle loro lacrime. Tutta San Giovanni in Fiore ha partecipato alle esequie dei giovani. L’Abbazia Florense non è riuscita a contenere tutti e in migliaia si sono sistemati negli spazi adiacenti per assistere alla funzione dai maxischermi allestiti dal Comune, mentre il paese era deserto, stretto interamente alle famiglie delle vittime

L SINDACO: «INCOMPRENSIBILE E INACCETTABILE» «Il volto del nostro sfortunato paese dal 25 dicembre non sarà più lo stesso». Il sindaco di San Giovanni in Fiore, Antonio Barile, ha dato così il suo saluto ai cinque giovani morti in un incidente stradale alla vigilia di Natale sulla Ss 107 Silana-Crotonese. «Mai -ha detto il primo cittadino- si era vista una tragedia del genere a San Giovanni, così violenta». Barile ha ricordato che i cinque giovani erano «figli di gente onesta e laboriosa» e ha definito «incomprensibile e inaccettabile» la morte dei ragazzi sangiovannesi. Nel corso dell’intervento che lo aveva preceduto, il presidente della Provincia di Cosenza Mario Oliverio ha chiesto, oltre all’intitolazione di una piazza con cinque fiori che ricordino i giovani, di ritrovarsi in piazza dopo la mezzanotte di ogni giorno di Natale che verrà, ora in cui è avvenuto il terribile incidente.