Ancora 38 scosse nella notte dell’Emilia colpita dal terremoto con un picco di magnitudo 3.6: sono state 38 le scosse di terremoto registrate durante la notte.
Le più forti sono state la scossa delle ore 6.21 di magnitudo 3.6 con epicentro vicino a Finale Emilia (Modena), la scossa delle ore 6.02 di magnitudo 2.9 nel modenese, la scossa delle ore 4.16 di magnitudo 2.7 nel mantovano CON ipocentro a 10 km di profondità ed epicentro in prossimità dei comuni mantovani di Borgofranco, Magnacavallo, Ostiglia, Pieve di Coriano, Poggio Rusco, Quingentole, Revere, San Giovanni del Dosso, Schivenoglia, Serravalle, Sustinente e Villa Poma, di quello veronese di Gazzo e di quello rodigino di Melara; poi la scossa delle ore 00.21, di magnitudo 2.6 con epicentro vicino alle località di Finale Emilia, San Felice sul Panaro e Camposanto.
Sarà un nuovo rincaro della benzina a finanziare gli aiuti alle popolazioni terremotate. Due centesimi di aumento delle accise sui carburanti (benzina e gasolio) serviranno allo Stato per far fronte all’emergenza sisma in Emilia Romagna. La misura, scattata già da ieri, resterà in vigore fino al 31 dicembre di quest’anno. L’altro contributo arriverà dai tagli della spending review, con i ministeri chiamati a individuare delle risorse al loro interno.
ntanto Confindustria già fa il conto delle ripercussioni economiche del sisma «Sicuramente ci sarà un minimo di impatto sul Pil – ha detto il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi – Nella zona dove è localizzato l’epicentro si produce circa l’1% del Pil del nostro Paese. Ci sarà un fermo delle attività produttive di alcuni mesi. Credo che indicare tre-quattro mesi non sia lontano dalla realtà».