Riley Keough lavora da quando ha 14 anni, ma la sua popolarità è esplosa adesso. Grazie a una pubblicità di jeans. Perché è solo quando l’America l’ha vista così, con lo sguardo imbronciato e le mani sul colletto della camicia, che si è accorta che quella modella che imitava così bene le pose di Elvis Presley, altri non era che la nipotina di Elvis.
Sua madre Lisa Marie aveva 9 anni quando rimase orfana del leggendario padre, e la sua turbolenta vita sentimentale ha segnato tutta l’infanzia di Riley: a 20 anni il matrimonio con il musicista Danny Keough, a 26 il divorzio e le seconde nozze con Michael Jackson, a 36 la fine della storia con il terzo marito, l’attore Nicholas Cage.
Paradossalmente, nonostante tutti questi patrigni famosi, ho avuto meno problemi di mia madre a sviluppare la mia personalità – ha raccontato Riley – perché non ho mai sentito di crescere all’ombra della fama di qualcuno». Persino uno come Elvis, icona dell’America anni ‘50, per lei è sempre stato semplicemente «il nonno. Elvis è il nonno che ho conosciuto sfogliando l’album di famiglia, come tutte le nipotine del mondo.
Ho incontrato prima lui che la sua leggenda». Modella con la passione della fotografia, cresciuta dalla madre seguendo i dettami di Scientology, nessun interesse per il canto («Suono il piano, ma non ho mai preso lezioni. Lo suono istintivamente e va bene così. Non ho mai pensato a una carriera nella musica») e molto per la recitazione, nel giro di due anni Riley ha conquistato un posto in una manciata di pellicole hollywoodiane. Dal debutto in coppia con Kristen Stewart nella biografia rock The.
Runaways, all’ultimo film di Steven Soderbergh sul mondo degli spogliarellisti, Magic Mike, tra il 2011 e il 2012 ha già messo in cantiere cinque film. Senza mai sfruttare, nei titoli di testa, il pesante cognome di famiglia: «Non ho bisogno di usare il nome Priesley – dice lei – Credo che mi si legga in faccia, da dove vengo». (ass)
