GF: Barbara D’Urso Ecco il perchè il calo degli ascolti

Il film di Matteo Garrone “Reality” si ispira la Grande Fratello ed ha vinto il prestigioso Grand Prix Speciale della Giuria del Festival di Cannes. Sul noto reality Mediaset è intervenuta Barbara D’Urso, ex conduttrice dello show, in un’intervista a “La Stampa” rilanciata da “TvBlog”: “Il calo degli ascolti?.

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Impossibile non immaginare che la gente non si stanchi quando gli fai vedere un GF che dura sei mesi, ne fai passare tre e subito ne inizia un altro. Nella vita come davanti alla tv è bello assaporare una cosa e far passare del tempo prima di assaggiarla ancora. Anche la cosa che ti piace di più se te la somministrano tutti i giorni stanca”
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 Sia gli spettatori che i partecipanti ormai conoscono il meccanismo del gioco: ” La gente si è abituata al programma e anche chi vi partecipa sa a cosa va incontro. Soprattutto si immagina cosa succederà durante e dopo la trasmissione ed inizia a recitare una parte”.

Il notiziario del tg4. è molto miglioraro con TOTI boom di ascolti

 “MERITO DELLA QUALITÀ”

Io sono il Tg4» aveva tuonato Emilio Fede, quando Mediaset gli aveva comunicato la decisione di togliergli la direzione del notiziario, da lui fondato nel 1992.
 Gli ascolti delle ultime settimane dimostrano però che il Tg4 se la cava benissimo anche senza di lui.

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Anzi. Già a partire dal 29 marzo, all’indomani del cambio al vertice della testata, l’edizione serale – quella storicamente condotta proprio dal direttore – ha cominciato ad aumentare il suo seguito, con una crescita ancora più evidente da quando è stata affidata a Monica Gasparini, ex volto di Studio Aperto, che lunedì 9 aprile ha esordito con ben 1.311.000 spettatori, pari all’8,38% di share.

Un trend positivo confermato, d’altro canto, dai dati Auditel dei giorni successivi: l’intera settimana – conclusasi domenica scorsa con l’eccezionale risultato di 1.567.000 spettatori (mezzo milione sopra la media stagionale fino a marzo) – ha segnato ascolti superiori di oltre 358.000 spettatori e un punto e mezzo percentuale rispetto alla omologa settimana dello scorso anno.

Sì, stiamo andando bene – commenta il successore di Fede, Giovanni Toti, già direttore del notiziario di Italia 1 – Questo ci conforta: vuol dire che siamo sulla strada giusta. In questo periodo la gente è preoccupata per il futuro del Paese, per la situazione politica, le tasse, la crisi economica: sono questi gli argomenti che deve approfondire un tg e noi ci stiamo attrezzando per farlo sempre più e sempre meglio, aumentando la quantità e la qualità delle notizie e delle opinioni ed essendo polifonici come ci chiede l’azienda.

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Grande fratello 12: Chiude per sempre

Berlusconi JR lo faremo riposare.

Il Grande Fratello sta vivendo una stagione particolare per vari fattori a cominciare dalla scelta del cast”. Stavolta la band Marcuzzi deve preoccuparsi. A parlare del reality e del calo di ascolti è Pier Silvio Berlusconi, vicepresidente Mediaset e Presidente R.T.I., che sottolinea come sia arrivato il momento dell’addio dopo dodici edizioni: “Sì, il Grande fratello probabilmente ha bisogno di riposare”. Porte chiuse agli altri reality? No perché questi resteranno “uno dei generi della tv generalista”.

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La sua tv è comunque di qualità (“Noi facciamo una tv di livello altissimo. In più, in un anno di crisi come questo, abbiamo creato un sistema all news, costruito un evento come Panariello non esiste e lanciato due nuovi preserali, tutti premiati dal pubblico: in questo momento investire sul prodotto è un atto di coraggio.

 Non penso ci sia altra tv commerciale in Europa che offra gratuitamente programmi di questo livello. E viene da sorridere quando si sente dire che non c’è concorrenza” e i numerosi flop sono provocati dall’allargamento dell’offerta: ” C’è più concorrenza che porta frammentazione e, con tanti canali, l’alternativa è secca, non si può galleggiare. Se un prodotto è sbagliato, non passa. Ma nonostante le nuove tecnologie, la platea, anche quella giovane, continua a crescere e in nessun paese le grandi reti generaliste hanno tenuto come in Italia”.