FESTIVAL DEL CAOS,CONTRO LE CANZONI DI EMMA E NOEMI

 Giù le mani dalle canzoni di Lucio Battisti. La vedova del cantautore di Poggio Bustone diffida Sanremo dal mandare in onda le performance di Emma e Noemi che avrebbero dovuto interpretare rispettivamente Il paradiso (in duetto con Gary Go) e Amarsi un po’ (insieme a Sarah Jane Morris). «

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Per noi si tratta di un modo di rendere onore alla memoria di Battisti, che è nel cuore di tutti noi», ha detto un affranto Gianmarco Mazzi, direttore artistico del festival, aggiungendo che lo stop ai brani «sarebbe una brutta figura anche per noi». Ma forse è anche una brutta figura risparmiata alle due fanciulle, perché appropriarsi delle canzoni di Battisti è sempre operazione a rischio

Un po’ come attaccare Gianni Morandi quando si è esposti a un conflitto d’interesse «familiare». La sparata di Iacchetti contro il conduttore del festival, per l’esclusione di alcuni brani di Sanremo Social votati sul web, ha avuto infatti un effetto-boomerang non appena si è scoperto che proprio il figlio di Iacchetti, Martino, era entrato nella rosa dei finalisti di Area Sanremo ed era stato poi escluso dalla commissione della Rai, guidata proprio da Morandi

 

Un retroscena che Iacchetti ha tentato di minimizzare: «Mio figlio non ha fatto Sanremo Social, che c’entra. Potevo raccomandarlo e non l’ho fatto». Morandi, invece, ha cercato di replicare: «Abbiamo rispettato il volere della rete, ammettendo nel cast dei giovani il più votato, Alessandro Casillo». Il conduttore si consola pensando agli ospiti: quasi fatta per Stevie Wonder, nel mirino Adele, anche se il sogno rimane l’accoppiata Madonna-Lady Gaga.
Ma, si sa, la polemica è da sempre l’ingrediente principe del polpettone sanremese. Così, all’ex-Ragazzo che amava i Beatles e i Rolling Stones sono arrivati anche gli strali di una Marcella Bella furiosa per l’esclusione: «Poteva almeno avvertirmi», ha tuonato. E l’esibizione di Celentano resta ancora un rebus. «Potrebbe anche cantare», ha annunciato Morandi. «Nessuno sa cosa farò all’Ariston» ha replicato subito il Molleggiato. Perché Sanremo non è Sanremo senza polemiche

Il medico curante del re del pop Michael Jackson,colpevole!!!!!

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– Conrad Murray, medico personale di Michael Jakson, è stato riconosciuto dalla giuria popolare colpevole di omicidio involontario per la morte del re del pop, il 25 giugno 2009, in seguito a una iniezione letale di Propofol, un potente anestetico che ne provocò l’arresto cardiaco

. E così si chiude l’ultimo capitolo della vita, e della morte, di Jacko. Dopo sei settimane di udienze, una cinquantina di testimonianze e un processo a tratti molto toccante, Murray é stato condannato all’unanimità dalla giuria popolare. E’ stato dunque lui a causare la morte de il Re del Pop iniettandogli la vietata e pericolosa sostanza che lo ha portato al decesso.

 Marrey è stato ammanettato ed incarcerato, gli è stata infatti negata la cauzione e attenderà in carcere di conoscere i termini della sentenza che dovrà scontare, la cui lettura è prevista in due settimane. La giuria ha raggiunto il verdetto in un tempo record, meno di nove ore in camera di consiglio, sintomo che i dodici giurati erano sostanzialmente in accordo e che non ci sono state particolari difficoltà nel decidere le sorti del medico di Michael Jackson e chiarirne le cause della morte. I dodici giurati hanno dunque dato dato ragione al pubblico ministero David Walgren che, nel suo discorso conclusivo, aveva affermato che il caso era “abbondantemente chiaro”, e le prove presentate durante il processo erano schiaccianti: Murray, aveva sostenuto l’accusa, ha agito in maniera negligente, amministrando al cantante un farmaco che è un anestetico chirurgico e che dovrebbe essere somministrato solo in ospedale. Questo suo comportamento poco etico e non professionale avrebbe causato la morte del cantante