LIBERALIZZAZIONI, SETTIMANA DI SCIOPERI:

LIBERALIZZAZIONI, SETTIMANA ,DI ,SCIOPERI:

SI PARTE CON TAXI, TIR E FERROVIE

 Quella che si apre sarà una settimana di proteste, scioperi e disagi. Protestano tutti i professionisti toccati dal decreto sulle liberalizzazioni, dai notai agli avvocati, dai farmacisti ai tassisti, e poi i benzinai e i ferrovieri. E non mancheranno i disagi per i cittadini. Ma il presidente del Consiglio Mario Monti tira dritto: “Per anni coltivato l’interesse delle singole categorie, ma questo dà luogo a gabbie senza visione generale”. E a monti fanno eco i suoi ministri. “Le liberalizzazioni non possono essere annacquate”, dice Corrado Passera, ministro per lo Sviluppo. E Paola Severino, ministro della Giustizia, dice: “Nessuno alzi muri. Queste norme non sono la rivoluzione”, ribadendo ai partiti la richiesta di Monti di non stravolgere nel passaggio parlamentare il decreto sulle liberalizzazioni.

 

 

IL PRIMO STOP È DEI TAXI lunedì 23 gennaio. I tassisti hanno proclamato una giornata ufficiale di sciopero lunedì, con lo stop dalle 8 alle 22, nonostante alcune delle richieste dei taxi siano state accolte, in materia di licenze plurime e extraterritoriali

 

 

 POI FERROVIE E SINDACATI DI BASE venerdì 27 gennaio. I ferrovieri dell’Orsa incrociano le braccia per 24 ore a partire dalle 21 del 26 gennaio, per protestare contro quello che viene considerato “un attacco al lavoro”, ovvero la cancellazione dell’obbligo di applicare il contratto nazionale di settore. I sindacati di base protestano invece contro la manovra del governo Monti “che riduce il potere d’acquisto dei salari attraverso l’aumento dell’Iva, dell’Irpef locale, dei ticket sanitari, delle accise sulla benzina”, contro l’adozione dell’Ici sulla prima casa e contro la riforma delle pensioni

 

FARMACIE nercoledì 1 febbraio. Federfarma ha annunciato una possibile chiusura dei punti vendita “se il Parlamento non modificherà il testo del decreto. La Federazione è favorevole a nuove aperture pari a circa il 10% del totale delle farmacie esistenti, ma rifiuta la prospettiva di un aumento dell’attuale numero fino a un massimo di 7.000 esercizi in più.

FERMI I TIR da lunedì 23 a venerdì 27 gennaio. Trasportounito conferma il blocco nazionale dei tir dal 23 al 27 gennaio, nonostante le misure del decreto liberalizzazioni a favore dell’autotrasporto. Il comitato esecutivo nazionale di Trasportounito Fiap, dopo l’assemblea degli autotrasportatori ad Assago (Milano), ha valutato infatti il decreto e ha deciso di confermare il fermo nazionale, che scatterà lunedì.

La protesta era stata decisa nei giorni scorsi per protestare contro la mancanza di “provvedimenti certi del governo” sulla disciplina del settore (applicabilità dei costi minimi, tempi di pagamento e certezza del credito) e sugli aumenti dei costi (gasolio, autostrade, assicurazioni).

BENZINAI 10 giorni da definire. Il fronte dei gestori è spaccato. La Figisc Confcommercio è stata la prima a minacciare 7 giorni di serrata, ma è pronta a revocarli, mentre Faib e Fegica hanno per il momento confermato i loro 10 giorni di agitazione, in attesa di vedere il testo definitivo del decreto. Il problema di fondo è quello dell’esclusiva e di come verrà modificata

 

 

 

 

 

 

 

Boldi-De Sica, prove di riavvicinamento

Il comico lombardo tende la mano su “Sorrisi”, l’ex compagno ci pensa…

BOLDI DE SICA , PROVE, DI, AVVICINAMENTO

Massimo Boldi e Christian De Sica di nuovo insieme? Come rivela in esclusiva “Tv Sorrisi e Canzoni”, la storica coppia da Cinepanettone si starebbe riavvicinando, complice i traballanti risultati al botteghino dei film di Natale. “In queste settimane sto ricevendo su Twitter migliaia di messaggi di fan che vogliono che Christian e io torniamo a lavorare assieme – dice Boldi -. Inviti accorati di spettatori ai quali mi sento di dare ragione”.

“L’ho visto e mi è parso un buon prodotto – continua il comico lombardo -. Se non è andato bene, non mi fa certo piacere ma credo sia ora di ragionare, se ci sono i presupposti, su un ritorno insieme mio e di Christian. Ma non per soccorrerci vicendevolmente, anche perché da solo faccio ancora i miei incassi. Tutto deve partire da una buona idea e dal presupposto che l’idea migliore, commercialmente parlando, è rimetterci insieme. Fui io a chiudere con lui: rimasto vedovo, ebbi un problema esistenziale molto forte”.

E per la prima volta, De Sica risulta possibilista sull’ipotesi del riformare la coppia: “Tornare a lavorare con Massimo? – dice a “Sorrisi” – Il punto è che ci sono contratti da onorare: il mio con Filmauro, il suo con Medusa, e non sono cose così semplici e veloci da risolvere. In ogni caso, se si risolvessero questi problemi, perché no? Oggi potremmo fare ‘I ragazzi irresistibili’. Certo, Massimo ha fatto una discreta cavolata ad andarsene…”.

De Sica si esprime anche sulle difficoltà incontrate quest’anno dal cinepanettone: “‘Vacanze di Natale a Cortina’ e’ stato attaccato in modo secondo me strumentale. Ho letto giornali che parlano di crisi, di fine di un genere, di un modello berlusconiano di cinema. Ma quando mai? I Cinepanettoni sono sempre stati tutt’altro. Vedo dell’astio in questi attacchi. Come se tanta gente non aspettasse altro che i nostri incassi calassero. Questi film oltretutto sono una risorsa italiana, danno lavoro a tanta gente. Non facciamoci del male così, distruggendoli a ogni costo ed esultando perché vince ‘Sherlock Holmes’. Un film che in Italia non dà pane a nessu

GF, LA FURIA DI FLORIANA:

ho perso la mia matrigna,i responsabili devono pagare

GF, LA FURIA, DI, FLORIANA:,

“La mia matrigna Anna non me la potrà ridare nessuno, ma la mia sorellastra Deborah merita giustizia, visto che nel corso di quella esplosione, oltre a sua mamma, ha perso tutto. lo farò ogni cosa per darle una mano

A parlare l’ex gieffina Floriana Secondi, coinvolta indirettamente in un recente fatto di cronaca: “Sì, ne hanno parlato tutti i telegiornali – ha dichiarato a “Vero” – In una casa alle porte di Roma, a Capena, è esplosa una bombola del gas, distruggendola del tutto. All’interno c’era Anna, che è stata a lungo fidanzata con mio padre, e Deborah,sua figlia

. Nello scoppio Anna è morta e Deborah ha riportato gravissimi problemi fisici. A loro due ero molto legata, visto che, nell’infanzia, abbiamo passato insieme tutte le feste comandate e le estati. Ero sempre da loro quando non ero in orfanotrofio. Consideravo Anna una seconda mamma, così come considero Deborah una sorella. E sento il dovere di aiutarla, visto che è rimasta sola. Pretendo si faccia chiarezza e la aiuterò a ottenere giustizia


. Floriana ha le idee chiare: “Vorrei che si stabilissero i responsabili di questa esplosione che ha sgretolato la loro casa, con un boato che è stato avvertito persino nei paesi limitrofi. A darei una mano c’è l’avvocato Mariano Marzocchi Buratti, una persona splendida, che sta dando il suo sostegno a tutta la famiglia. Sapere che c’è lui accanto a noi in questo momento ci fa stare molto meglio”.

IN LIBERTA’ ERIKA

E’ durata meno di undici anni la detenzione di ERIKA DE NARDO.

La ragazza di Novi Ligure che il 27 febbraio2001 aiutata dal fidanzato OMAR FAVARO ,uccise con 97 coltellate la madre SUSY CASSINI e il fratellino GIANLUCA.ERIKA ha finito di scontare la pena 5 dicembre.

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E’ rimasta a vivere nella comunità di don ANTONIO MAZZA, nel Bresciano dove intende dedicarsi al volontariato. A casa  a Natale l’aspetta il padre, FRANCESCO DE NARDO, che in questi anni le è sempre rimasto vicino.

LA SQUADRA DI AMICI GIALLA

PROFESSORI GRAZIA DI MICHELI E ALESSANDRA CELENTANO

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OTTAVIO DI STEFANO cantante ha 19 anni ed è di FOGGIA

SERGIO NIGRO ballerini ha 23 anni ed è di  BRINDISI

JOSE’ ALBERTO BECERRA ALVARES ballerino ha 24 anni ed è di VILLA CLARA (CUBA)

NICOLA DI TRAPANI cantantr ha 26 anni ed è nato a CINISI (PALERMO)

ALESSIA DI FRANCESCO cantante ha 20 anni ed è nato a  OSTIA

CARLO ALBERTO DI MICCO cantante ha 18 anni ed è nato a SAN SILVESTRO  ( MANTOVA)

LEGRA YUNIESKA SANCHEZ ballerina ha 20 ed è nata a SAGUA DE TANAMO (CUBA)

 

 

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, LA DIFESA DI STASI: “CI VOGLIONO PROVE, NON OPINIONI”

PERUGIA – «Non si può articolare una richiesta di condanna solo su opinioni, supposizioni o ipotesi, ma ci vogliono prove e qui le prove non ci sono». Ha esordito così il professor Angelo Giarda che, insieme al collega Giuseppe Colli, difende Alberto Stasi imputato in secondo grado a Milano per l’omicidio di Chiara Poggi, massacrata nella sua villetta a Garlasco il 13 agosto 2007. Per il giovane, che circa due anni fa è stato assolto con rito abbreviato dal gup di Vigevano Stefano Vitelli,

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‘altro ieri il sostituto procuratore Laura Barbaini ha chiesto una condanna a 30 anni di carcere. Giarda, che questa mattina davanti a giudici della seconda Corte d’Assise d’Appello ha cominciato la sua ‘maratonà difensiva per cercare di smontare punto dopo punto la ricostruzione del pg, in alcuni passaggi del suo intervento ha usato anche toni duri. Come quando, a proposito del video proiettato di nuovo due giorni fa in aula dal legale di parte civile con la simulazione dell’aggressione e dell’omicidio, rivolgendosi ai giudici è sbottato: «quel filmato è indegno per un paese civile: cancellatelo dalla vostra testa

 La difesa ha poi, in più punti, ribadito un aspetto fondamentale: l’ex studente bocconiano quella mattina è rimasto al computer per uscire, come ha testimoniato anche un vicino, solo attorno alle 13.30, dopo una serie di chiamate a cui Chiara non aveva risposto, per recarsi a casa della giovane, in via Pascoli. A sostegno di ciò sono state ricordate, con i tabulati alla mano, tutte le telefonate fatte o ricevute da Stasi dalle 9 in poi, tra cui la conversazione con la madre sull’apparecchio fisso di casa alle 9.55. E ancora la sveglia telefonica sul cellulare programmata ogni giorno tra le 9 e le 9.30. In più, anche in base a una delle perizie disposte dal gup Vitelli, è stato ribadito che quel giorno, come in quelli precedenti, l’allora laureando in economia e commercio, dalle 9.35 alle 12.20 aveva lavorato alla tesi.

 E in relazione alla perizia semivirtuale sulla camminata, il professor Giarda, ha osservato che la sua rinnovazione «non ha senso» perchè tutto è già stato scandagliato dagli esperti nominati in primo grado ed, inoltre, a distanza di così tanto tempo, «è difficile riprodurre la mappatura ematica». Quanto alla telefonata al 118, riascoltata martedì scorso in aula, i legali hanno fatto notare alla Corte che la voce di Stasi non era assolutamente «fredda» ma, al contrario, aveva un tono da cui trapelava «emotività».