Se ne compiaceranno le donne, ma quelli degli uomini sono gli uffici più ‘affollati’ di batteri. A mappare i microbi da scrivania è uno studio pubblicato su ‘Plos Onè, condotto da Scott Kelley e colleghi dell’università della California di San Diego. Passando al setaccio gli uffici di 3 metropoli Usa – New York, San Francisco e Tucson – gli scienziati hanno identificato più di 500 tipi di batteri.
Germi che normalmente abitano nel nostro organismo, e che da lì si installano sul posto di lavoro. Con una predilezione particolare per sedie e telefoni, e soprattutto per gli uffici dei maschi. Con la frenesia della vita moderna e i nuovi modelli sociali «gli esseri umani trascorrono sempre più tempo al chiuso», osserva Kelley.
Eppure «sappiamo ancora poco dei batteri e dei virus che colonizzano gli spazi in cui viviamo, lavoriamo o giochiamo». Ebbene, «questo studio fornisce informazioni di base dettagliate sulle comunità microbiche che si insediano negli uffici, e sulla loro provenienza».
La maggior parte dei 500 generi batterici ‘stanatì dal team statunitense proviene dalla pelle umana, oppure dal naso, dalla bocca o dalla cavità intestinale.
E contrariamente a quanto si potrebbe pensare, gli oggetti più gettonati da questo esercito di germi ‘colletti bianchì non sono la scrivania, la tastiera del computer o il mouse, bensì sedie e telefoni. I ricercatori hanno inoltre scoperto che i microbi da ufficio sono ‘trasversalì, cioè sono identici in tutte le 3 città teatro dello studio. Infine, anche se i germi che infestano gli uffici delle donne non mostrano differenze significative rispetto a quelli che invadono gli spazi in cui lavorano gli uomini, negli uffici maschili i batteri sono decisamente più numerosi. Sul perchè, almeno per ora, la scienza non si esprime.