L’ex compagno di Whitny Houston vuole vendere i loro sextape

La povera Whitney Houston aveva bisogno di passare a miglior vita perché la stampa riprendesse a interessarsi a lei. L’ultima notizia che la riguarda non è certo fra le più gratificanti: pare infatti che il suo ultimo compagno, il cantante 31enne Ray J, sia in possesso di una considerevole quantità di sex tapes e foto osè girati e scattate durante la loro relazione.

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Secondo una fonte vicina alla 48enne cantante scomparsa lo scorso febbraio, la Houston aveva una tale paura di essere lasciata che avrebbe accettato di fare tutto quello che il giovane compagno le chiedeva, anche di farsi immortalare nell’intimità.

 La famiglia della Houston ha immediatamente informato Ray J che, se i nastri esistono davvero, non vogliono assolutamente vederli circolare in alcun modo e che l’unica cosa che l’ex compagno dovrebbe fare ora è onorare la memoria dell’artista, invece di lucrare su di lei.
 

 

Whitney Houston morta a 48 anni in un hotel

Washington – (Adnkronos) – Figlia d’arte, una bellezza mozzafiato e grande talento, si è spenta a 48 anni in circostanze ancora da chiarire: da tempo lottava con alcol e droghe. La sua ultima esibizione risale a giovedì scorso, in una serata di prova dei Grammy Awards, il più grande evento musicale americano. Ad agosto sarebbe uscito in tutti gli Usa un nuovo film, ‘Sparkle’ con la cantante nel ruolo di protagonista.

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Si può solo provare sgomento nel commentare un’altra morte annunciata. Whitney Houston è stata trovata morta in un hotel di Beverly Hills: a 48 anni ha concluso il suo inferno personale e, per una triste coincidenza del destino, proprio alla vigilia della cerimonia del Grammy Award, l’Oscar della musica che nel 1986, a soli 23 anni, l’aveva consacrata come la nuova regina del soul pop mondiale.

A rendere più atroce, e purtroppo prevedibile, la sua morte é il fatto che il suo declino sia avvenuto in diretta sotto gli occhi del mondo: il catastrofico matrimonio con Bobby Brown e gli scioccanti racconti della sua tossicodipendenza sono diventati oggetto di un reality, mentre l’industria del gossip si è arricchita pubblicando le foto impietose di una donna ancora giovane che un tempo era stata di una bellezza splendente trasformata in una barbona. Poi è andata in scena la solita trafila di percorsi falliti di riabilitazione, interviste-confessione con Ophra Winfrey, malinconici tentativi di tornare in tournee, concerti annullati, tristi performance.

Generazioni di cantanti le devono moltissimo: è lei che ha fatto da trait d’union tra la tradizione e le nuove star alla Beyonce che oggi occupa con sicurezza e il suo talento innato per la spettacolarità il posto che è stato di Whitney Houston. Non resta che la pietà per una regina che si è lasciata morire in pubblico. Il fatto che il suo nome sia nel Guinness dei primati rende ancora più agghiacciante questa ennesima storia di gloria e di morte.

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