Filippo Magnini e Federica Pellegrini: In relax dopo il flop

La delusione alle Olimpiadi di Londra, nel nuoto italiano è stata tanta. La delegazione azzurra, partita con grandi speranze, non ha incassato nemmeno una medaglia, con i flop di lusso soprattutto di Filippo Magnini e Federica Pellegrini, la coppia più bella delle piscine azzurre.

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E per i due giovani, sempre più innamorati, è arrivato il momento del relax: eccoli, nelle foto Lapresse, nel villaggio olimpico della capitale britannica, sorridenti e un po’ malinconici dopo il fallimento della loro spedizione. La Pellegrini ha già detto di aver intenzione di ‘staccare’ dal nuoto, e che darà la precedenza alla sua vita privata, magari per dare un figlio al suo Filippo.

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Ryan Lochte: Pipì nella piscina olimpica, VIDEO

Per fortuna, nelle acque della piscina olimpionica non è sciolta quella soluzione chimica che colora di blu l’urina. Altrimenti sai l’imbarazzo per Ryan Lochte, che ha ammesso di aver fatto pipì in vasca prima di una gara dei giochi di Londra.

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Battendo il record della sincerità. Nel corso di un’intervista alla tv Nbc (clicca per il VIDEO) il nuotatore statunitense ha candidamente confessato di averlo fatto non una volta sola.
 A precisa domanda se fosse capitato, Lochte ha risposta: «Certamente, la facciamo sempre». Una confessione estesa anche alle gare olimpiche perchè – ipotizza lo stesso nuotatore – complice forse la più alta percentuale di cloro presente in acqua lo stimolo alla minzione pre-gara sarebbe addirittura maggiore del solito.

C’è qualcosa nell’acqua che ti impedisce di trattenerla», si è giustificato Lochte, che ha aperto subito sui media Usa un dibattito su uno degli sport più praticati e seguiti, specialmente ai Giochi. Finora si sapeva dei ciclisti, costretti a volte a farsela addosso se nelle ore e ore di pedalata di tappa non possono fermarsi e perdere l’attimo della fuga. O casi come quelli di tanti calciatori, tra tutti Pippo Inzaghi ‘pizzicato’ a fare pipì a bordo campo di un Palermo-Milan.

E se Luca Marin sorride alla ‘rivelazione’ («Non mi stupisce»), il medico dell’Italnuoto, Lorenzo Marugo intanto dice che «dà fastidio l’idea, ma quanto a pericolosità l’urina è pari a zero. È un liquido sterile, diverso il discorso con le feci». La prassi non sarebbe dunque rara. «I ragazzi se lo fanno non me lo dicono – sorride ancora Marugo – da noi è vietato, ma è relativamente frequente fin da quando nuotavo io…».

Raul Bova: Non ho avuto il coraggio di vincere

E’ stato come fare una seduta di psicanalisi. Questa serie ha fatto crescere una parte di me che era rimasta un po’ indietro, bloccata”, così Raoul Bova ha commentato il sequel di “Come un delfino”, che nella prossima stagione tornerà sulle reti Mediaset.

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Tutto è iniziato quando ha abbandonato lo sport in cui eccelleva, il nuoto, per dedicarsi al mondo del cinema: “Non ho avuto il coraggio di vincere – ha dichiarato a “Tv. Sorrisi e canzoni” via TgCom – Mi sono sentito sempre un perdente. Anzi un non vincente. Uno che per paura di perdere preferisce non rischiare di vincere”.

 Oggi si è riavvicinato al suo sport (“Credo di aver recuperato il mio rapporto con l’acqua”), ed ha compreso cos’è stato a frenarlo: “Le motivazioni con cui affrontavo le gare e lo sport. Con il senno di poi credo che se avessi avuto un’altra mentalità sarei potuto arrivare più in alto. Molto spesso gli atleti cercano di accontentare le persone a loro più care, l’allenatore, i genitori e scambiano l’affetto per la vittoria.