Isola dei famosi: Fuori Nina Moric, Elia e Aida a rischi finale

L’Isola dei Famosi si avvicina alla conclusione, con i cinque finalisti che si giocheranno la vittoria nella puntata milanese del 29 marzo. A contendersi il reality saranno Max Bertolani, Manuel Casella, Andrea Lehotska, Aida Yespica e Antonella Elia. Anche se queste ultime due rischiano molto, visto che sono le due concorrenti in nomination e chi perderà la sfida non potrà partecipare alla finalissima.

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 Puntata accesa con la Elia al centro di svariati battibecchi con il resto dei naufraghi, tanto che si becca un voto da tutti e quattro i suoi compagni d’avventura. Vladimir Luxuria l’ha definita “l’isola dei colpi di scena” e l’ultimo di questi è stato proprio il rientro in scena di Aida Yespica, che all’insaputa degli altri isolani era confinata in solitudine a Cayo Solitario.

A lasciare l’isola ad un passo dalla vittoria è stata Nina Moric, eliminata al televoto contro Max Bertolani, che non sembra averla presa male: «Sono contenta comunque di riabbracciare mio figlio». Momenti di commozione per Manuel Casella, che grazie al collegamento con l’Honduras, riesce a scambiare due parole con la fidanzata, con tanto di lacrime nel post nomination. Nonostante la nomination che la vede in lotta con la Elia, Aida sembra la favorita per la vittoria finale, ma se è davvero “l’isola dei colpi di scena”..

Non è ancora finita, però: Nicola Savino annuncia infatti che un concorrente verrà eliminato immediatamente dall’Isola e non entrerà nemmeno in studio nella puntata di giovedì prossimo. La scelta cade su Antonella Elia e Aida Yespica, mentre i tre finalisti sono Max Bertolani, Manuel Casella e Andrea Lehotska.

Sarah: Sabrina all’amica, ‘Si vende per due coccole’

Slitta al 31 gennaio l’audizione di Ivano Russo al processo per l’omicidio della quindicenne di Avetrana

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A causa del protrarsi dell’audizione di altri due testimoni, è slittata a martedì 31 gennaio – data della prossima udienza – l’audizione di Ivano Russo nel processo in Corte d’Assise per l’omicidio di Sarah Scazzi. L’udienza si è conclusa poco fa. Per il 31 gennaio sono stati citati a deporre come testimoni anche i genitori di Sarah, Concetta Serrano e Giacomo Scazzi, e Pamela Nigro, Anna Lucia Dell’Atti e Salvatore Erroi.

La Corte di assise di Taranto la respinto la richiesta della Procura di sospendere i termini di custodia cautelare nei confronti di Cosima Serrano e Sabrina Misseri, accusate dell’omicidio di Sarah Scazzi. I termini scadono il 21 maggio 2013

Sabrina Misseri era “profondamente interessata” a Ivano Russo e sperava che potesse nascere tra loro qualcosa sul piano sentimentale, tanto da fare spesso “controlli e appostamenti” per vedere se il giovane usciva con altre ragazze. Lo ha dichiarato un’amica di Sabrina, Stefania De Luca, ascoltata oggi come primo testimone al processo per l’uccisione di Sarah Scazzi, del quale Sabrina é accusata insieme con la madre, Cosima Serrano. Il teste ha confermato, rispetto a quanto dichiarato a suo tempo agli investigatori, anche l’episodio del presunto litigio tra Sarah e Sabrina la sera del 25 agosto 2010, poche ore prima che la quindicenne venisse uccisa. De Luca lo avrebbe saputo dalla stessa Sabrina incontrandosi con lei e Sarah in un pub di Avetrana. Qui Sabrina avrebbe detto di aver litigato con Ivano, dicendo ironicamente che ora lui parlava solo con Sarah. “Quella si vende per due coccole”, avrebbe ripetuto per due volte Sabrina riferendosi a Sarah.
 

MONTE BIANCO,MORTI I DUE ALPINISTI,

 
COURMAYEUR (AOSTA) – Sono stati individuati a 4.050 metri i due dispersi da sette giorni sulle Grandes Jorasses, nel massiccio del Monte Bianco. Il medico del 118 di Aosta, Andrea Ortu, dopo una prima ispezione sui corpi dei due alpinisti sul luogo del ritrovamento ha comunicato che entrambi sono morti.

DUE ,ALPINISTI

 
La guida alpina Olivier Sourzac, di 47 anni, e la sua cliente Charlotte De Metz, di 44 anni, sono morti assiderati sotto la punta Walker sulle Grandes Jorasses. Lì, sotto una roccia che li riparava, sono stati trovati i corpi, nei pressi della via normale di discesa sul versante italiano. Lui era più a valle e lei più a monte, seduti su alcune corde arrotolate

I due alpinisti sono morti presumibilmente tra sabato e domenica scorsi, quando sulle Grandes Jorasses imperversava la bufera con temperature fino a -30 gradi. E’ l’ipotesi della guardia di finanza di Entreves – che si occupa delle indagini sulla vicenda – e che potrà essere confermata solo da successivi esami clinici. L’ultimo contatto telefonico tra i due e i soccorritori francesi risale a venerdì pomeriggio. E’ probabile che la morte sia avvenuta per assideramento nelle 48 ore successive. La guida e la sua cliente erano legati tra loro e assicurati con un chiodo alla parete per evitare di scivolare a valle. Quando sono stati ritrovati i corpi erano semi-sepolti sotto una trentina di centimetri di neve, circostanza che ieri ha impedito l’avvistamento durante le tre ricognizioni svolte dall’elicottero della Gendarmerie di Chamonix.