Sharon Stone: Dalla giuria di amici a cameriera in una pizzeria

Nell’ultima puntata del serale di “Amici” Sharon Stone è stata la superospite d’onore ed ha preso parte alla giuria esterna. Durante il programma si è anche emozionata durante l’esibizione di Alessandra Amoroso, che ha cantato “If you don’t know me by know”.

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Dopo la permanenza nel talent della De Filippi l’attrice hollywoodiana ha anche voluto imparare a fare le pizza. “Diva e donna” l’ha fotografata all’interno di un ristorante mentre, in perfetto abbigliamento da cuoca, serve ai figli, Quinn e Lard, la pizza appena “prodotta”…

Tirabassi e Bentivoglio: Sfida a colpi di menù “Benvenuti a tavola”

Da La prova del cuoco a Masterchef, da Cucina con Ale a Cotto e mangiato, da un paio di anni a questa parte si sono moltiplicati i programmi che insegnano ai telespettatori come cavarsela ai fornelli.
All’appello mancava una fiction, ma la lacuna verrà ora colmata da Benvenuti a tavola – Nord vs Sud, in onda da giovedì su Canale 5 per 8 prime serate, con Fabrizio Bentivoglio e Giorgio Tirabassi nei panni di due chef, rispettivamente un raffinato meneghino e un caciarone meridionale, che si fanno battaglia perché i loro ristoranti sorgono l’uno di fronte all’altro.

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Diretta da Francesco Miccichè, la serie usa i toni della commedia ma tratta anche argomenti seri, come la contraffazione degli alimenti, e non rinuncia appunto a dare consigli culinari ai telespettatori: al termine di ogni puntata i due protagonisti prepareranno infatti una ricetta ciascuno, spiegandone passo passo la realizzazione, e il pubblico potrà votare quella che preferisce e partecipare così al concorso che mette in palio tre cesti di specialità .

Gastronomiche del valore di 1000 euro a settimana, mentre un libro, in uscita a fine mese, conterrà i segreti per preparare i piatti visti nella fiction. «Il tentativo è quello di trasmettere il piacere del sapore e della cucina», spiega Miccichè, mentre Tirabassi confessa che «inizialmente questa serie non mi convinceva per la sua semplicità, invece mi sono dovuto ricredere perché, girandola, mi sono reso conto che il punto di forza è proprio quello, oltre ad un cast che conosce bene i tempi comici.

Accanto ai due attori anche Lorenza Indovina, Deborah Villa, Teresa Mannino e Antonio Catania. Per risultare più credibili, i cuochi della finzione sono stati assistiti da una squadra di professionisti dei fornelli. Alcuni chef pluristellati appaiono anche come guest star nelle videoricette che i personaggi consultano sul sito web www.youcook.it.

Lorella Cuccarini: io grande fratello MAI mi sento più Iena

Lorella Cuccarini, tra non molto finisce la stagione tv. Condurrà «Domenica In» anche il prossimo anno?
 «Per ora mi dedico al rush finale di questa edizione, che va avanti fino alla fine di maggio e sta andando molto bene: abbiamo guadagnato 3-4 punti di share. Credo che la scelta vincente sia stata quella di toccare temi vicini alla gente, come le adozioni, la violenza familiare o la transessualità, da un punto di vista positivo: evidentemente il pubblico ha meno voglia di Grande fratello e più voglia di riflettere».
 Il suo contratto prevede anche altro?

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«Per ora no: ho un contratto per questo programma, poi vedremo. Spero comunque di continuare alla domenica, è stata una bella esperienza».
 Non preferirebbe magari una prima serata?
 «Una cosa non esclude l’altra: vorrei continuare su binari paralleli.

 Cosa vorrebbe condurre?
 «Sono aperta a ogni tipo di proposta, l’importante è partire da una grande idea. Mi piacerebbe anche tornare a fare spettacolo, ora che Domenica In mi ha fatto conoscere alla gente non solo come personaggio di varietà ma anche come donna».
 Un reality lo condurrebbe mai?

 Baudo ha partecipato a una puntata de «Le Iene». Lei un programma così cattivello lo farebbe?
 «Dipende, non posso cambiare la mia natura ma magari potrei fare da contraltare tra tanti cattivi: quello è un programma molto di servizio, con importanti servizi di denuncia, mi troverei molto bene».

SPRINGFIELD È IN OREGON: Svelato il mistero della città misteriosa

 Un mistero che dura da vent’anni quello su la vera Springfield, la città in cui vive la famiglia Simpson nata dalla fantasia di Matt Groening. Negli Stati Uniti ci sono ben 53 cittadine che portano il nome divenuto celebre grazie al cartoon, ma solo grazie a un’intervista rilasciata dal papà della serie allo Smithsonian Magazine si può risalire all’originale. Si tratterebbe di Springfield in Oregon, a soli 160 km da Portland, dove è cresciuto Groening.
 

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«Da piccolo – ha spiegato Groening – guardavo la serie tv Father Knows Best. Ed era ambientato in una città chiamata Springfield. Quando ho scoperto che ne esistevano 53 mi sono detto ‘fico: ognuno potrà pensare che si tratta della sua». E così è stato, anche grazie a numerosi indizi sparsi nelle puntate dei Simpson. Nell’undicesima serie, la voce narrante posiziona Springfield in Kentucky, ma in una replica si è già spostata in Missouri. Altri indizi la posizionerebbero in California o in South Dakota, mentre per il lancio del film fu indetto un concorso per tutte le Springfield in cui vinse quella in Vermont.
 
In realtà, le somiglianze con la cittadina dell’Oregon non sono poi molte, ma lo stesso sindaco non si è detto stupito della notizia. «Lo sapevamo già», ha commentato, e riguardo le cose negative che si vedono nel cartoon ha declinato ogni responsabilità: «Tante cose che ci sono nello show non esistono. Noi non abbiamo una centrale nucleare, ad esempio. Ma abbiamo un sacco di famiglie di operai che vanno in chiesa ogni settimana e cenano insieme. Quello è accurato».
 

IL DISTURBATORE: PAOLINI CONDANNATO A 4 MESI DI RECLUSIONE

 La Cassazione ha reso definitiva una condanna a 4 mesi di reclusione (pena coperta da indulto) nei confronti del ‘disturbatore’ Gabriele Paolini. La vicenda analizzata dalla quinta sezione penale faceva riferimento a una diffamazione da parte di Paolini nei confronti del giornalista Rai Leonardo Sgura avvenuta nel 2005. In questo modo piazza Cavour ha convalidato la decisione della Corte d’Appello di Roma del 27 maggio 2011 che aveva pure condannato il disturbatore televisivo a rifondere il giornalista diffamato via web con 1.500 euro.

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Fabrizio Bracconeri: La terza C la mia maledizione

lo e gli attori più importanti dei Ragazzi della Terza C, come Fabrizio Bracconeri, Sharon Gusberti e Fabio Ferrari, non potevamo camminare per strada senza essere travolti dall’affetto del nostro pubblico.

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 Però poi, all’improvviso, decisero d’interrompere la serie, e noi attori ci ritrovammo per strada”, attore sin da bambino, Renato Cestiè dopo un momento di stop della sua carriera aveva trovato di nuovo il successo interpretando la parte di Massimo ne “I ragazzi della terza C”. Finita la serie però è rimasto “intrappolato” nel personaggio e trovare lavoro è stato difficile: “Mi presentavo ai provini – ha dichiarato a “DiPiù” – e la risposta era sempre la stessa: “Sa, Cestiè, noi cerchiamo un attore con caratteristiche particolari.

 E lei è troppo identificabile con il personaggio di Massimo Conti dei Ragazzi della Terza C. Sarebbe poco credibile nel ruolo che vorremmo affidarle”. Con il tempo ho finito addirittura per maledirla, quella serie. Già, perché con il passare degli anni mi rendevo conto che il successo raggiunto mi stava sfuggendo di mano.

 Soprattutto cominciavo a capire che il mondo del cinema e quello della televisione stavano cambiando. E io ero fuori moda: non ero bravo a fare pubbliche relazioni, non amavo le serate mondane e, con il mio carattere diretto e sincero, non sapevo. Accattivarmi le simpatie di registi e produttori. Non facevo gruppo, insomma, e, mi perdoni il termine, non ero ruffiano, non supplicavo.

 Le uni- che cose che mettevo a disposizione del cinema erano il mio nome e la mia capacità di recitare. Ma, evidentemente, non bastavano più”. Adesso è proprietario di una palestra, ma qualche volta lo assalgono i rimpianti: “Qualche volta ci penso, e un po’ di rimpianto c’è. In effetti, avrei dovuto continuare a fare entrambe le cose, almeno per un’ altra decina d’anni.

Su rai 1 una nuova serie: Una grande famiglia

Un evento drammatico può far cadere il velo di perfezione che cela la realtà e far vedere finalmente le cose per quello che realmente sono.

È quello che accade nella fiction Una grande famiglia, sei puntate in onda su Rai1 domenica e lunedì in prima serata (poi solo il lunedì), dove i Rengoni, industriali della Brianza che hanno costruito un impero nel settore tessile facendo molti sacrifici.

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Vengono sconvolti dall’improvvisa morte del primogenito, da tempo a capo della fabbrica, precipitato con il suo idrovolante mentre tornava a casa e risucchiato dalle acque di un lago che nemmeno ne restituisce il corpo. Un evento tanto più tragico, in quanto coincide con la sparizione di un’enorme somma di denaro dai conti aziendali, che farà nascere sospetti e provocherà lacerazioni all’interno di un nucleo familiare fino a quel momento almeno in apparenza molto compatto.

«Abbiamo cercato di scrivere un racconto che fosse giallo, commedia sentimentale, family drama, con un passaggio veloce da un genere all’altro – sottolinea Ivan Cotroneo, che firma la sceneggiatura con Monica Rametta e Stefano Bises (lo stesso team autorale di Tutti pazzi per amore, dove però le dinamiche domestiche venivano descritte con ben altri toni) – In questa famiglia ci sono molte cose non dette, un mistero e un intreccio di affetti, ma c’è anche il mondo di oggi, molto vivo, con le sue problematicità e criticità.

A venire fuori è anche il drammatico contesto socioeconomico che fa da sfondo alle vicende narrate. «Ci sono anche temi collaterali come il lavoro – spiega il regista, Riccardo Milani – I nostri protagonisti conoscono le difficoltà dei loro dipendenti, perché sono stati loro stessi operai, e questo li porterà a gestire la crisi in maniera particolare.

Prodotta da Magnolia per Rai Fiction, la serie vanta un cast di primissimo livello: Stefania Sandrelli e Gianni Cavina interpretano i coniugi Rengoni, i loro cinque figli hanno i volti di Alessandro Gassman, Sonia Bergamasco, Giorgio Marchesi, Sarah Felberbaum e Primo Reggiani, mentre Stefania Rocca e Valentina Cervi vestono i panni delle nuore e Piera Degli Esposti quelli dell’ambigua segretaria che nasconde molte verità. 
 

Monica Gasparini al posto di Emiglio Fede, il tg4 diventa rosa

Svolta rosa al Tg4. Finita l’era Fede, dalle 19 dell’edizione di Pasquetta Monica Gasparini conduce l’edizione serale. Una svolta importante per la carriera della giornalista che arriva da Studio Aperto. “Mi sento lusingata, so che sto per affrontare una sfida importante.

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 A Mediaset ho lavorato per tutte le testate. Fede è stato il direttore che mi ha assunta, ma ero allo sport. In vent’anni sono cresciuta professionalmente e umanamente: ho conosciuto mio marito Alberto D’Aguanno e tutti mi sono stati vicini quando è morto, nel 2006. Qui mi sento a casa.

. La Gasparini si alternerà ad un’altra conduttrice, per ora non ancora definita. “Ci saranno anche modifiche in studio, nuove inquadrature e nuovo sommario sommario. Il restyling terminerà a inizio giugno.

Fiori d’arancio e cicogna per Roberta Lanfranchi

E Pino Insegno pensa alle nozze in estate.

Roberta Lanfranchi e Pino Insegno si risposano. Lei con Emanuele Del Greco, con cui è legata dal 2008 e che la farà diventare mamma per la terza volta (dopo i due maschi avuti da Insegno), e lui con l’attrice Alessia Navarro. Alle nozze della ex velina con il fidanzato, di cinque anni più giovane, parteciperanno Bonolis, la Clerici, la Perego e altri vip. Le pubblicazioni sono già state esposte a Roma. La cicogna, invece, arriverà tra qualche mese.

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Roberta non si sbilancia sulla sua presunta maternità mentre sta organizzando il matrimonio con Emanuele. La Lanfranchi si era separata nel 2007 dopo dieci anni di matrimonio e due figli. Lei ed Emanuele si erano conosciuti quando lavoravano entrambi al programma “Piazza Grande”. Insegno, invece, ha annunciato che si risposerà in estate con l’attrice 32enne con cui è legato dal 2009
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